giovedì 9 ottobre 2014

PUERTO SANTA ELENA

Puerto Santa Elena è un porto naturale stupendo, un arco perfetto di
spiaggia e due reef alle estremita con una piccola entrata riparano
l'ancoraggio da tutti i venti.


L'ancoraggio con un grosso, ed economico, elastico che diluisce lo strappo
della catena alle raffiche di vento.


La cima che va terra sembrebbe di piccolo diametro, ma è una cima da
montagna con rottura a 2500 kg, teoricamente sufficente per raffiche fino a
50 nodi, ma oltre 40 raddoppio sempre. Le cime da montagna sono molto
elastiche e diluiscono lo strappo senza causare picchi di sollecitazione,
stesso principio di quando arrestano dolcemente la caduta
dell'arrampicatore. Occorre però pretensionarle un pò per ridurre
contemporaneamente l'altissimo allungamento che hanno. Altro piccolo
difetto: non galleggiano, ma si risolve con i parabordi o con altro.


La marea è altissima e la striscia bianca di conchiglie segna l'altezza
massima dell'acqua, la dimensione della baia si riduce in modo
impressionante con la bassa marea.


La fida barchetta Moraposa.


Il "beacon" in gergo marinaro, la "baliza" sulla carta, simile al termine sahariano "balise", segna la posizione di Puerto Santa Elena per chi viene dal largo.


Greggi di pecore e mandrie di bovini, l'estancia La Noriega è a 3 chilometri, dietro l'angolo per il concetto di distanze in Argentina.


Un punto trigonometrico della cartografia Argentina, sarà più preciso del GPS ? Difficile !


Proibito cacciare e (letteralmente) "strappare" legna. Seguono i numeri civici (?!) in realtà c'è una baracca sulla spiaggia, saranno i suoi ?


Le alghe kelp, di sopra, di sotto e sull'ancora.


Il motore prima della modifica al supporto: impossibile regolarlo diritto.


La modifica con l'inserimento di un cuneo.


Dopo la modifica è diritto !

Estratto del Diario di bordo a Porto Santa Elena:

TIME: 2014/09/23 20:00 Martedi
LATITUDE: 44-30.66S
LONGITUDE: 065-21.21W
COMMENT: Argentina, P.to St.Elena, baia nord. Ancoraggio fantastico.
Ancoraggio fantastico perchè protetto da tutti i quadranti: è un piccolo
porto naturale. Però è stato drammatico ancorare. Siamo arrivati con 30 nodi
di vento e nel momento dell'ancoraggio abbiamo avuto 40-45 nodi fissi. Nel
timore che peggiorasse abbiamo calato lo stesso l'ancora ma: .. per tenere
la barca prua al vento ho quasi fuso il motore, tendeva sempre a sbandare di
lato e occorrevano smotorate a manetta per rimetterla al vento, poi la prima
calata non ha tenuto ed abbiamo dovuto salpare...ancora e grappino erano ben
abbracciati e la catena faceva da addobbo natalizio fra i due...smotorata
per risalire il vento che per fortuna nel frattempo cala a 35 e riusciamo a
calare e distendere bene il calumo tra le due ed i 40 metri di catena su un
fondo di 4.5 m, ora le due ancore tengono, bene ! la prossima volta voglio
provare a tenere la barca con poppa al vento, se la trazione all'indietro
riesce a tenere la barca, e in tale posizione NON CI SONO alambardate,
diventa elementare calare con calma e distendere le due ancore e la catena,
non m'importa di sverniciare la carena, l'importante è sollevare deriva e
timone ! Alla prossima !! Porto a riva 170 metri di cima e mi aggancio a
poco più che un cespuglio, ma il tronco è grosso un braccio e penso
altrettanto delle radici, ne utilizzo due grossi rami cui fisso due cime che
poi unisco alla cima della barca. Ora sono tranquillo, il vento sarà per tre
o quattro giorni da ovest con rotazione a sud per cui non ci sarà pericolo
di spiaggiare ... Il primo ancoraggio critico Patagonico e Terrafueghino è
fatto ! Mentre scrivo è il giorno dopo e tutto è ok, nella notte mi sono
alzato 3 o 4 volte a controllare, il vento ha soffiato gagliardo e nella
cuccetta ne ero impressionato, ma nonostante Eolo inc..ato ho dormito il
sonno tranquillo dell'ancoraggio ben fatto.